Il 4 novembre si terrà a Roma il Primo Congresso dell’Associazione Italiana Vulvodinia (AIV). Negli anni, l’associazione ha stimolato la formazione e la ricerca, contribuendo in modo attivo a diffondere le conoscenze riguardo la diagnosi e cura della vulvodinia.
Qualche mese fa abbiamo invitato ad un call for abstract in occasione del congresso. L’iniziativa è stata accolta con molto entusiasmo e, come avevamo annunciato, abbiamo il piacere di presentarvi i dieci abstract pervenuti. Vi invitiamo a seguire i nostri canali social per conoscere i migliori contributi a giudizio del comitato scientifico dell’Associazione che accederanno alla presentazione orale in sede congressuale.

 

Titolo dello studio: Nuovo approccio terapeutico in vulvodinia attraverso l’uso locale di sostanze autocrine in modalità rigenerativa

 

Autore: Dr. Carlo A. Ghisalberti, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Unità di Patologia, Università degli Studi di Milano, Via Mangiagalli 31, Milano, Italia e Dipartimento di Ricerca, Tixupharma Srl, Milano, Italia.

 

Argomento: Nuovo approccio terapeutico in vulvodinia attraverso l’uso locale di sostanze autocrine in modalità rigenerativa

 

ABSTRACT CONGRESSO VULVODINIA – 4 NOVEMBRE 2022, ROMA

La vulvodinia è una malattia sotto-diagnosticata tra le donne, alimentata da eziologie divergenti: infiltrazione di cellule pro-infiammatorie sul vestibolo vulvare, rilascio locale di sostanze destabilizzanti che inducono dolore e iperinnervazione delle fibre C associate a demielinizzazione. I nervi periferici danneggiati sono quindi esposti alla degranulazione dei mastociti e all’aggressione delle citochine dallo stravaso di leucociti attraverso una microvascolarizzazione deficitaria, laddove inoltre gli strati mucosi/dermici assottigliati amplificano ogni segnale meccanico in arrivo. La scarsa condizione trofica nella vulvodinia si manifesta con una mucosa vestibolare più sottile, cioè simile alle donne in menopausa, che difatti è correlata all’intensità del bruciore/dolore e alla gravità della dispareunia. Diventano quindi necessarie nuove opzioni terapeutiche per interrompere tale interazione nociva. In ricerche precedenti abbiamo scoperto l’azione trofica di Ubigenine™, un biostimolatore fisiologico di elementi di meccanotrasduzione. Il prodotto medicale (Ubigel donna™) basato su tale concetto è stato preliminarmente testato in ambito clinico su pazienti con vulvodinia. Presentiamo qui i risultati clinici preliminari, la modalità d’azione e gli effetti a valle a ripristinare strati epiteliali, connettivi ed endoteliali compromessi all’interno dell’area vulvare, inoltre coadiuvati dall’effetto neurotrofico. In conclusione, un’emergente terapia rigenerativa per la vulvodinia sfrutta la riparazione autocrina dei genitali in sofferenza a causa di un circolo vizioso di tipo atrofico-infiammatorio-allodinico.

Vulvodynia is an underserved women disorder fuelled by divergent driving forces: infiltration of pro-inammatory cells on vulvar vestibule, local release of destabilizing pain-inducing substances, and hyperinnervation of C fibers coupled to demyelination. Damaged peripheral nerves are thus exposed to mast cell degranulation and cytokine aggression from leukocyte extravasation across a leaky micro-vascularity, as thinned mucosal/dermal layers amplify any incoming mechanical cue. The poor trophic condition in vulvodynia is manifested as thinner vestibular mucosa, i.e. similar to menopausal women, that indeed correlates with burning/pain intensity and dyspareunia severity. New therapeutic options are needed to interrupt such noxious interplay. In prior research we have discovered the trophic action of Ubigenine™, a physiologic biostimulator of the mechanotransduction elements. A therapeutic product (Ubigel donna™) based on this concept has been preliminarily tested in clinical setting on vulvodynia patients. We herein present its early clinical outcomes, the mode of action and downstream effects, which restore compromised epithelial, connective and endothelial layers within vulvar area, along with a neurotrophic effect. In conclusion, an emerging regenerative therapy for vulvodynia leverages the autocrine repair of genitalia suffering an atrophic-inflammatory-allodynic vicious circle.

STUDIO 3 – Nuovo approccio terapeutico in vulvodinia attraverso l’uso locale di sostanze autocrine in modalità rigenerativa